[...] poco dopo sentii la porta del bagno aprirsi e percepii i suoi occhi scrutare ogni centimetro del mio corpo. Pochi secondi dopo le sue mani stringevano delicatamente il mio seno, le sue labbra bollenti baciavano la mia spalla, l’acqua bagnava entrambi. -Bentornata a casa

Un pomeriggio afoso...inizio a giocare da sola come schiava descrivendo i particolari di una masturbazione perfetta!

E’ notte fonda, non riesco a dormire. Fa caldo, troppo caldo, le lenzuola sono appiccicose per il mio sudore, l’umidità non lascia scampo. Basta, mi alzo! Non so nemmeno che ore sono, non mi interessa. Scalza e in mutande vado in cucina, non accendo neppure la luce, apro il frigo e prendo una bottiglia di acqua fredda. Me la passo sul collo, sulle braccia, sul seno. I miei capezzoli reagiscono subito, si inturgidiscono, quasi a volermi lanciare un segnale.

Rimane un istante a fissarmi, con le labbra vicinissime al mio corpo, facendomi sentire il calore del suo respiro. Poi mi abbassa le mutandine

Prima esperienza di fisting...alquanto dolorosa!

Sofia, Sofi per gli amici è giovanissima, ha 18 anni appena compiuti, deve ancora prendere la patente, per muoversi chiede autostop agli amici, e quando le avanzano i soldi compra il biglietto per l’autobus cosa che capita di rado, ha i capelli lunghi e lisci, indossa dei jeans anni ’90 a vita bassa, si può sempre scorgere una mutandine erotica sbucare da sotto.

Incominciò tutto con un innocuo casting per fotomodelle, ‘The Lady’ era un tormentone che mi accompagnava da tempo e che era sempre stato croce e delizia della mia esistenza. Mi chiamo Flavia e sono una ragazza di diciannove anni che vive a Nemi, un meraviglioso borsetto vicino Roma.

Ero riuscita ad arrivare di corsa a casa giusto in tempo per prepararmi . Avevo fatto una doccia al volo e mi ero messa il mio tubino nero preferito . Sono rimasta ferma davanti allo specchio per osservare come mi stesse e facendo scivolare le mani sul mio corpo mi sono resa conto di essere già bagnata. In quella stessa posizione, umida e tremante, avevo immaginato spesso il petto di lui premermi sul seno fino a togliermi il respiro, mentre il suo viso mi sfiorava l’orecchio. Lo avevo sognato me

Io e te fuori a cena... un posto tranquillo, non troppo pretenzioso, piccolo e raccolto. Tu come sempre in giacca e cravatta mentre io più casual.. ma con la maglia che so che ti attizza. Il vino, gli sguardi fugaci e le gambe che si sfiorano da sotto al tavolo rendono il tutto molto, molto caldo. Siamo eccitati, come sempre.. e finalmente arriva il momento di andare in hotel. Non facciamo neanche in tempo ad entrare in ascensore che tu mi prendi e mi baci con passione e un pizzico di violen

A Roma in una mattina d'estate, un giovane uomo un museo e una giornata dettata dal piacere.

Un pomeriggio in un negozio di biancheria intima di classe , raffinata erotica e trasgressiva... un incontro inaspettato in un camerino..

Una ninfa padrona della notte ed un lupesco personaggio si incontrato al Moonlight Pub. Lei calda e bramosa, lui affamato.

Un incontro inaspettato un mare e un cielo in tempesta ed un uomo bagnato in cerca d'aiuto.

Non riesco nemmeno a descrivere le mie emozioni. Riesco solo a ricordare l’umido tra le mie cosce. Non ci degnava di una parola o di uno sguardo, come se fosse sola nella stanza e come se io e quel ragazzo inginocchiato con me sotto la scrivania fossimo solo dei sextoys.

Sono una donna colma di passione, circondata dall’affetto della persona amata da più di 30 anni, che ha saputo capirmi e consigliarmi. Nella mia vita ho condiviso il mio corpo con 876 uomini, 876 incontri passionali, intensi, alcuni casuali, altri programmati, altri cercati. Mi paragono ad un bocciolo di rosa che si erge a spina nella violenza, ma si adagia a rugiada sul manto di velluto. E’ amata e ama l’amore nei mille risvolti della sensualità e delle emozioni piccanti che condivido con voi.

"..mi ritrovai avvolta dalle loro mani. sentivo le loro labbra sfiorarmi ogni lembo di pelle, le loro bocche cominciarono a dedicarsi ai miei capezzoli: Marco giocava con uno, Luigi con l’altro, mentre le loro mani cominciavano a scendere fino a raggiungere le mie mutandine ormai zuppe per l’eccitazione."

La noia, un ufficio, la voglia che sale sempre di più. <<Mi alzo in piedi, Marco sempre abbassato, alza il braccio, e con le dita percorre il mio interno coscia, fino ad arrivare a sfiorare le mutandine, ormai fradice[...]>>

Alyssa si ritrova suo malgrado in una situazione più grande di lei: l'uomo della sua vita l'ha venduta a uno sconosciuto e il prezzo da pagare per non rischiare pericoli è una difficile costrizione. Alyssa è sempre più eccitata e i due uomini da cui dipende la sua vita lo sanno, e useranno la sua eccitazione per sfogare i loro istinti animaleschi su di lei, donandole un'esperienza pericolosa ma irresistibile.

"Era un giorno come un altro su Riv quel pomeriggio, solite piacevoli persone, solita atmosfera, forse un pochino troppa calma per i miei gusti. Il mio ragazzo (inconsapevole delle mie attività online) a lavoro, io mi ero appena collegata..."

Lei una donna insignificante, lui un uomo di esperienza capace di trasformarla in troia. Racconto per appassionati di Bdsm strong!

In quella mattinata grigia Katiuscia si prepara con il suo bel tailleur calze autoreggenti e tacco 12, ma quando si reca al garage per prendere la macchina, mentre si china per raccogliere le chiavi le accade.....

“si bella porcellona, così, sono io che ti sto scopando il culo, te lo apro il due, te lo ficco dentro con irruenza, voglio sentirti gridare dal piacere e dal dolore assieme, sei la puttanella mia bella dal culetto stretto, che ora ti allargo per bene!! Voglio sborrarti dentro al buco del culo, voglio farti sentire tutto il mio schizzo dentro il culo”

Mi prostituisco. Non è facile assecondare i clienti, ma ecco un uomo che mi chiede un pompino perfetto! Io sono succhia cazzi per eccellenza. Ma lui Master Pompino vuole guidarmi con 10 regole d'oro!

Mi ritrovai per caso a leccargliela. Erica non era solo una donna, era la mia amica. Questo è il racconto di una serata, in cui io invitata a casa di una collega...

… così tu mi dici "allora, non hai sentito? rispondi… " e mi dai uno schiaffo sul culo, ed io vi dico "lo sento tutto dentro… mi sento piena, sia davanti che dietro…" e tu mi rispondi " e questo è niente…"

"Studio psicologia e mi mantengo facendo lavori di post produzione, riesco a gestirmi abbastanza bene il mio tempo… certo che posso farti compagnia mentre prepari il pane per domani. Dico. E ti prego, usa il mattarello anche con me. Penso. "

Entro nella stanza con il ticchettio dei miei tacchi che rimbomba nell’aria. Mi guardo attorno: nella stanza non c’è molto, solamente un letto, un comò e una sedia. Appoggiate sul letto ci sono tre scatole. Mi avvicino per osservarle meglio: sopra la scatola centrale c’è un biglietto… “Per Noemi”.

Entro in stanza, lentamente, il suono dei miei tacchi riecheggia rimbombando contro il parquet tirato a lucido, ho le gambe tremanti e temo possano cedere da un momento all'altro. «Vieni qui, gattina». La sua voce bassa solca il silenzio, interrotto solamente dal fino strato dello spilo delle mie scarpe, io ora arrancata e sommessa davanti a lui.